E’ ora di giocare!

Suggerimenti ludici per i bambini dai 2-3 mesi fino ai 18-24 mesi circa

 

BAGNETTO O MASSAGGIO AL NEONATO

Il neonato nasce e vive tutta la vita prenatale immerso in acqua e ritrovare questa sensazione una volta nato può essere molto piacevole. L’acqua è un elemento che rilassa e il bagnetto può essere utilizzato anche come momento di scarica delle tensioni, oltre che di relazione. Toccare e massaggiare il neonato (ci sono corsi specifici che insegnano il massaggio infantile da 0 a 6 mesi e da 6 a 12 mesi; ma si possono fare semplici massaggini anche alle manine o ai piedini, oltre che al viso) verbalizzando quale parte del corpo si sta toccando è un modo per rimandargli un’immagine di schema corporeo che ancora non ha ma che si creerà col tempo, oltre che ad essere una modalità di interazione e relazione molto intima. Quando il bambino è più grandino e riesce a stare seduto e ad afferrare gli oggetti, la schiuma in quanto elemento tattile e i giocattoli che galleggiano possono rappresentare aspetti molto divertenti.

 

LETTURA AD ALTA VOCE

Il bambino già in utero è una presenza attiva e dopo qualche settimana sente: parlare, cantare, leggere, far ascoltare la musica significa comunicare con lui. Fin dalla nascita i neonati dimostrano di riconoscere la voce materna e quella di persone vicine alla madre durante la gravidanza (papà ed eventuali sorelline o fratellini). Nelle prime settimane la voce fa da ponte tra il neonato e i suoi cari, cercare il contatto visivo e comunicare con lui è un’esperienza molto intima. In questa fase si può leggere qualsiasi cosa ai bambini: il tono cantilenanante e il conforto dell’intonazione tranquilla della madre sono musica per le sue orecchie. Qualsiasi ninna nanna o filastrocca tradizionale (anche in dialetto) è ben accettata dal neonato. A partire dai 3 mesi le mani diventano il fulcro dell’attività coi neonati, oltre che la vista più sviluppata. I libri in bianco e nero con righe ed elementi geometrici possono calamitare la loro attenzione perché a questa età ciò che cattura maggiormente lo sguardo sono i contrasti di colori e, se messi distesi sulla pancia per guardarli, possono sviluppare i muscoli dorsali. Anche i libri dove ci sono delle facce possono scatenare sorpresa e stupore, proprio perché le cose che destano maggior attenzione sono i volti delle persone. Dai 6 mesi in poi si possono proporre libri con pagine colorate, con semplici storie o con il gioco del cucù, oltre che i libri tattili, quelli sonori e quelli plastificati da utilizzare anche durante il bagnetto. Via via che crescono i bimbi saranno attratti da libri con le alette che, grazie ad una maggiore coordinazione motoria, sapranno aprire e chiudere da soli, trovandoli molto stimolanti.

 

GIOSTRINE MUNARI O ALTRI OGGETTI FAI DA TE

Dal mese e mezzo circa i bambini sono molto attratti dai contrasti di colori, per questo possono trarre stupore e piacere a guardare fuori dalla finestra la luce del sole che entra, così come le ombre, i quadri o le foto appesi alle pareti (se la parete è scura e le cornici sono chiare o viceversa ad esempio). Le giostrine munari sono i predecessori delle api sul lettino in voga negli anni ‘80 e ’90. Possono essere fatte in casa e seguono proprio il principio del contrasto perché le prime sono in bianco e nero, successivamente si possono sostituire con quelle colorate (per la costruzione si può visitare il sito www.aiutamiafaredame.it).

Altri oggetti fai da te possono essere i barattoli sonori (barattoli in vetro da riempire con diversi materiali che creano vari rumori, ad esempio una catenella di acciaio, dei sassolini piuttosto che dei legumi; devono essere tenuti in mano da un adulto), oppure degli oggetti da manipolare come i sonagli (fatti ad esempio con un’anella di legno a cui si attaccanno dei campanellini), ma anche tutto quello che è tattile ed è molto semplice per noi adulti ma nuovo per un neonato: la carta da forno che scricchiola, una sciarpa di seta, un gomitolo di lana,…

 

GIOCHI E ATTIVITA’ DAVANTI ALLO SPECCHIO

Lo specchio da sempre attira i neonati che vedendo un “altro bambino” spesso rispondono con un sorriso. Le attività sono tante e dipendono dalla fantasia dell’adulto che è col piccolo, fare le facce buffe, posizionare uno specchio di fianco al fasciatoio o alla palestrina o alla sdraietta dove viene posizionato il neonato è sufficiente per iniziare un’interazione giocosa col proprio bambino. Più cresceranno, più questo gioco assumerà un altro significato: ai bambini piacerà vedersi riflessi nello specchio, cosa che impareranno a fare intorno ai 15-18 mesi. Potete divertirvi disegnando un puntino rosso sulla punta del naso del vostro piccolo: quando, davanti allo specchio, pulirà il suo naso, allora avrà capito di esere lui riflesso! Creare uno spazio “morbido” (con tappeto e cuscini) davanti allo specchio e giocare con lui con giochi di movimento e interazione corporea (salti, capriole, gioco del cucù, massaggi, ecc…) mentre ci si guarda allo specchio creerà dentro di lui la percezione di lui stesso, del proprio corpo, delle proprie espressioni facciali via via che crescerà

 

IL CESTO DEI TESORI

Il cesto dei tesori è una tecnica ludica, sperimentata oltre trent'anni fa da Elinor Goldschmied, una psicopedagogista britannica, e rivolto ai bambini di età compresa fra i 6 e i 10 mesi. In questo periodo, infatti, il livello di maturazione neuro-muscolare consente al bambino di mantenersi in posizione seduta senza sbilanciarsi; è inoltre in questo periodo che si sviluppa e si affina la prensione manuale che consente di afferrare oggetti di piccole dimensioni. Sarà solo dai 12 mesi che, generalmente, il bambino potrà muoversi velocemente in autonomia anche camminando; in questo senso, essendo ancora limitata la possibilità di raggiungere materialmente i moltissimi oggetti che vede nell'ambiente intorno a sé, un'attività da svolgere seduto risulta efficace per appagare la sua curiosità verso gli oggetti. Il cesto dei tesori consiste in un cesto di vimini o altro materiale naturale di circa 35 cm di diametro e circa 12 cm di altezza riempito con oggetti vari che hanno la caratteristica di essere "non strutturati", sono cioè oggetti molto semplici fatti esclusivamente con materiali naturali: legnometallogommacartatessuto,pellepelocartonecorno ecc. Nella versione originale, sono banditi gli oggetti di plastica e qualunque oggetto di altro materiale sintetico. Ai bambini, seduti di fronte al cesto viene lasciata massima libertà di esplorare gli oggetti che preferiscono, gli oggetti vengono afferrati, toccati, passati da una mano all'altra e portati alla bocca; esaurita l'esplorazione di un certo oggetto, il bambino ne sceglierà un altro. Il ruolo dell'adulto in questo gioco è quello del mero osservatore, la sua presenza ha lo scopo di garantire serenità senza intervenire. Durante il gioco col cesto dei tesori i bambini dimostrano una grande capacità di concentrazione, il gioco riesce a coinvolgerli per intervalli di tempo che, considerata l'età, sono sorprendenti.

Cosa mettere nel cesto:

Oggetti naturali:  sassi, conchiglie, piume, tappi di sughero grossi, una spugna naturale, pigne, pietra pomice.

Oggetti di materiali naturali: palla di lana, spazzolino da denti, sottobicchiere di paglia, pennello per il trucco, pennello da imbianchino.

Oggetti in legno: cucchiaio da cucina, mollette da bucato, cubi, portatovagliolo, scatoline, portauovo, nacchere non dipinte, sonagli di diversi tipi.

Oggetti in metallo: cucchiai vari, mazzo di chiavi, piccolo imbuto, scatolette sigillate con dentro fagioli, riso, grosso tappo profumo, fermacarte, spremiaglio, campanello bici, colino per il tè, formine per dolci.

Oggetti in pelle, tessuto, gomma: collarino animali domestici, borsellino in pelle, bambolina di stoffa, pallina da tennis, tappo di gomma da vasca, sacchettini stoffa, ben cuciti, con dentro lavanda, timo, rosmarino...

Carta, cartone: scatolette di cartone, carta oleata, rotoli carta igienica...

 

NOTA BENE: La misura “di sicurezza” degli oggetti a disposizione di un bambino è data dall’interno del rotolo della carta igienica. Passa dentro al buco: gioco pericoloso. E’ più grande del buco: gioco sicuro. Se in casa abbiamo un fratellino più grande, può essere una proposta di attività  quella di preparare assieme a lui un “rotolo”, dipingendolo insieme e dicendogli che è suo, così può misurare gli “oggetti” per il fratellino. Chiaramente questo NON sostituisce il controllo genitoriale, ma è una maniera simpatica di coinvolgere l’altro bambino nella cura e nel gioco col fratellino.

 

LE BOTTIGLIE SENSORIALI

Sono costituiti da contenitori di plastica trasparenti di diverse dimensioni (ottime quelle dell’acqua o quelle di plastica più spessa da 0,50 cl) all’interno delle quali vanno collocati vari tipi di materiali il cui scopo è stimolare tutti i sensi del bambino ad esclusione del gusto. Dopo averle riempite con i materiali scelti, LE BOTTIGLIE DEVONO ESSERE SIGILLATE CON LA COLLA A CALDO. Il loro scopo è quello di stimolare la memoria sensoriale (ossia quella memoria che trae le informazioni provenienti dagli organi di senso) in modo che le informazioni che provengono dall’ambiente esterno del bambino verranno codificate, immagazzinate e assimilate.

Cosa possiamo mettere dentro le bottiglie:

Bottiglie sensoriali sonore: Ciò che crea rumore è ben accetto: pasta, fagioli, ceci, lenticchie oppure del riso bianco.

Bottiglie sensoriali sorpresa: sabbia o del riso colorato nelle quali sono nascosti  degli oggetti o degli animali. Scuotendo o girando la bottiglia il bambino scoprirà una parte dell’oggetto nascosto e incuriosito tenderà a continuare per vedere dov’è l’oggetto nascosto (ricorda il cucù settete).

Bottiglia sensoriali della pioggia: riempite tutta la bottiglia con gli stuzzicadenti e tre pugnetti di riso. Quando si capovolge la bottiglia, il rumore che si sente è molto simile a quello della pioggia.

Bottiglie sensoriali schiumose: per realizzarle, basta versare alcune gocce di detersivo per i piatti in una bottiglietta con dell’acqua e del colorante alimentare, si agita la bottiglia ed ecco tantissime bolle!

Bottiglie sensoriali multicolor: piccoli oggetti di tanti colori diversi esempio pom pom, piume colorate, palline di plastilina, pezzetti di cannuccia, perline.

Bottiglie sensoriali stagionali: un modo diverso per conoscere e ricordare gli elementi che caratterizzano ogni stagione è proprio quello di inserirli nelle bottigliette trasparenti.                     Le stagioni infatti ricordano la ciclicità della vita, la scansione del tempo, concetto che i bambini non hanno. Per questo, se al nido si svolge un progetto sulle stagioni ad esempio, si possono conservare le bottiglie tutto l’anno e metterle l’una vicino all’altra, in modo che i bimbi possono confrontare lo scorrere del tempo e conoscerne i mutamenti della natura. Se avete dei bimbi più grandi dei 12 mesi, le educatrici o le mamme possono far loro cercare o raccogliere al parco delle castagne, delle foglie secche, delle bucce d’arancia ed una volta al nido o a casa inserirle all’interno delle bottiglie. Ad ogni stagione la sua peculiarità.

Bottiglie sensoriali a tema: richiama molto le stagioni o le festività. Per es. in estate potete creare la bottiglietta Mare che si ottiene riempiendo la bottiglia con una manciata di sabbia, delle conchiglie o altri elementi marini e infine con dell’acqua nella quale aggiungere del colorante blu. Ed eccovi il fondale marino.

Bottiglie sensoriali fashion : si riempie una bottiglia con del gel per capelli o dello shampoo o semplicemente con dell’acqua e si aggiunge tanto glitter colorato (es. rosso, giallo o verde), delle paillettes e, se si hanno, delle stelline in plastica luccicante.

 

 

MUSICA

La musica di ogni tipo (in base ai gusti del bambino e di chi è con lui), le canzoni cantate dai genitori o dai nonni sono cose molto piacevoli per i bambini di ogni età. Se ne possono inventare e cantare anche di diverse in base alle routine, in modo che ad esse vengano associate (ad esempio le canzoncine da cantare durante il cambio sul fasciatoio per intrattenere i bimbi a cui non piace quel momento, canzoncine per il bagnetto e altre per prepararsi alla routine della nanna).

 

TRAVASI

I travasi sono una delle attività che maggiormente vede impegnati bimbi dai 10 mesi fino anche ai 4 anni. Richiedono molta concentrazione, hanno la caratteristica di essere uguali e ripetitivi, in quanto per i bambini ripetere significa consolidare: è un vero e proprio rafforzamento sinaptico. I travasi inizialmente sono dei “macro” travasi, in cui i bambini trasportano con le loro mani oggetti messi a loro disposizione (anche dei loro piccoli giocattoli) da una parte all’altra facendo qualche passo da un punto ad un altro della stanza, per poi col tempo e con il perfezionamento delle abilità, passare a “micro” travasi utilizzando anche cucchiai, palette o spugne (per il travaso con l’acqua). I materiali utilizzabili sono molteplici come farina, riso, pasta, terriccio, legumi, mais,ecc…attenzione che non vengano messi in bocca risultando quindi pericolosi. E’ importante fornire al bambino diversi contenitori, di misura e materiale differente, e lasciarlo libero di muoversi come preferisce. Anche in questo caso il ruolo dell’adulto è osservativo e di controllo.

ATTIVITA’ TATTILI

Dai 9-10 mesi in poi si possono offrire al bambino delle attività che hanno a che fare con il senso del tatto. Per scoprire nuove consistenze, nuovi odori e anche sapori, occorre infatti maneggiarli…via libera allora ai giochi con la farina, i legumi, il cotone, fazzoletti di carta (che di solito finiscono in tanti piccoli pezzi) i colori a dita (a chi non dà fastidio la sensazione sulle dita)…ma anche con i frutti più strani come i cachi, i melograni, oppure verdure colorate come le rape rosse, che possono quindi lasciare il segno dopo il loro passaggio su un cartoncino bianco. Ci si può sbizzarrire creando un angolo ad hoc in terrazza o nel giardino.

 

COLORARE

Da quando i bambini sono in grado di tenere in mano un colore, di solito provano piacere anche nel “lasciare il segno” su fogli o cartoncini. Sono molto gratificati dalla traccia che lasciano. I più indicati inizialmente sono i colori a cera, per poi passare ai pastelli e i pennarelli. Più avanti si potranno introdurre anche acquerelli e tempere.

Infine, ma non da ultimo, ricordate che per i bambini tutto ciò che fa o che utilizza l’adulto è molto più accattivante di qualsiasi giocattolo: i cucchiai, le pentole, i barattoli delle creme e quello del bagno schiuma, la saponetta e la biro, la spazzola per i capelli, le mollette per stendere i panni e i cassetti della biancheria… quindi più hanno la possibilità di fare delle cose con l’adulto e uguale a quello che fa l’adulto, più ne saranno gratificati. Un cassetto della cucina con oggetti da poter utilizzare a proprio piacimento o un cassetto del comò pieno di vestiti del papà da tirare fuori e poi rimettere dentro, sono sicuramente più divertenti di un giocattolo all’ultima moda ;)

 

Sonia Pellesi e Alice Vicini, psicologhe psicoterapeute